venerdì 8 gennaio 2010

siate protagonisti del vostro film

Lo studio delle potenzialità umane mi ha sempre affascinato.
Non potete dire cosa sarà in grado di fare una persona solamente
guardandola. Alcuni compiono imprese straordinarie anche attraverso
le avversità peggiori; altri vivono tragedie terribili, ma
ne emergono più capaci e sicuri; ad altri ancora sembra essere
negata qualsiasi possibilità nella vita, eppure emergono come
simboli emblematici del trionfo. Pensate a Helen Keller: cieca e
sorda prima ancora di compiere due anni, divenne un’eloquente
sostenitrice dei diritti dei disabili. Giovanna d’Arco divenne
la guida di uomini in un’epoca in cui le donne che sfidavano
l’autorità venivano bruciate sul rogo. Bill Gates aveva abbandonato
gli studi, ma ha cambiato il mondo e ha inaugurato l’era
del computer. John F. Kennedy ha sollevato una nazione e l’ha
spinta nell’era dello spazio solamente grazie alla visione di un
uomo che atterrava sulla luna. Martin Luther King ispirò una
rivoluzione sociale di cambiamenti non-violenti in un segmento
della popolazione che era stata oppressa per generazioni.

Cosa pensereste se vi dicessi che avete esattamente la stessa
capacità di cambiare il mondo di questi grandi individui? Fareste
fatica a crederci, ne sono sicuro. Se invece vi portassi con me
lungo le strade di una qualsiasi città e vi indicassi un senzatetto,
credereste di avere potenzialità maggiori? Probabilmente sì. Se vi
indicassi uno dei vostri colleghi, non considerereste forse il vostro
potenziale pari o addirittura maggiore rispetto al suo? E se fossimo
a New York e vedessimo passare Donald Trump nella sua limousine, pensereste di avere le sue stesse capacità? Probabilmente no.


Si tratta semplicemente del condizionamento. Infatti, tendiamo a giudicare le capacità di una persona in base ai suoi risultati attuali. Se questi sono minimi, presumiamo che non miglioreranno. Se i vostri prodotti attuali rientrano in quella che considerate la media, allora vi viene facile supporre che rimarranno sempre allo stesso livello. Se vedete qualcuno molto ricco, naturalmente vi aspettate che abbia un potenziale più grande, dato che i suoi risultati sono così significativi.

Nella nostra mente facciamo questo gioco dei paragoni e decidiamo in quale categoria rientriamo. Ma, come ho già ripetuto, i vostri risultati attuali non hanno niente a che fare con il vostro futuro: sono assolutamente irrilevanti. La percezione di essere inferiori agli altri è ridicola; siete uguali a chiunque altro e viceversa. Non esiste la mancanza di successo o ricchezza, ce ne sono a iosa. Ciò significa che ogni individuo ha le stesse identiche potenzialità; le uniche differenze sono quelle che percepiamo nella mente.

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