venerdì 24 settembre 2010

ottenere di più ( Parte due)




Come far lavorare il pensiero per te

Una sera stavo cenando al ristorante con un mio amico, un
luminare chirurgo, famoso per la sua audacia nell’operare i
soggetti da tutti dichiarati inoperabili. Nulla del funzionamento
del cervello sfuggiva al mio amico, anche se lui per primo mi ha
confermato che la maggior parte della conoscenza della
funzionalità del cervello sfugge alla scienza.

Durante la cena mi ha telefonato un’amica dandomi una notizia
fantastica che attendevo da tempo, nell’ascoltare l’amica ho
esclamato: “Grazie Dio!” Il chirurgo mi ha guardata divertito,
chiedendomi: “Dio? Credi in Lui? Tu sai sempre rispondere a
qualsiasi domanda, prova a rispondermi a questa… dove si trova
Dio!?”

Per un istante l’ho guardato sorpresa e poi ho replicato: “La
prossima volta che opererai invitami ad assisterti, perché io vorrò
che tu mi faccia vedere dove e come si vede il pensiero nel
cervello!” Abbiamo riso di cuore, convenendo che le cose più
importanti per la nostra vita siano invisibili; respiro, amore,
amicizia, per citarne alcuni.

Ma, cos’è il pensiero? È un’energia che si materializza, anche in
termini di realizzazione della propria vita e dell’esperienza
conoscitive di sé. Ci sono delle leggi immutabili nel tempo e
nello spazio costantemente in azione, che governano questo
pianeta, come ad esempio la legge di gravità.

Riesci a immaginarti che un giorno uscendo vieni sollevato in
aria in assenza di gravità, perché la legge che la governa si è
dimenticata di agire? Lo stesso si può affermare per la legge del
“ciò che pensi più intensamente con forte emozione attrarrai
sempre”, meglio conosciuta come Legge di Attrazione.

SEGRETO n. 1: ci sono delle leggi immutabili nel tempo e
nello spazio costantemente in azione, che governano questo
pianeta, come la legge del “ciò che pensi più intensamente con
forte emozione attrarrai sempre”, meglio conosciuta come
Legge di Attrazione.

È un’energia che si materializza, anche in termini di
realizzazione della propria vita e dell’esperienza conoscitive
di sé.

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