mercoledì 25 gennaio 2012

Il potere della mente





Ognuno di noi, essendo andato a scuola, ha dei riferimenti sui suoi
successi scolastici più o meno positivi e diversi: qualcuno va bene
in matematica, qualcuno in italiano, ecc. … e dice di se stesso che
“è portato per la matematica” oppure che “è portato per l’italiano”.

E questa convinzione determina i suoi risultati (positivi o non) sulla materia.
Se penso di essere bravo in matematica, davanti ad un problema da risolvere
dirò a me stesso: “Ma certo, è facile… e poi a me la matematica viene
bene!”… mentre chi non è portato dirà: ”nooo… non fa proprio per
me… non ci capisco nulla!”.

Quindi cosa CREDO determina cosa OTTENGO.
Facciamo un esempio che ci permette di capire ancora più nel profondo
come si svolge il processo delle convinzioni. Ammettiamo che una
persona sia convinta di essere un pessimo studente. Se fa propria
l’aspettativa del fallimento, a quanto del suo potenziale attingerà?

A poco: ha già segnalato al proprio cervello di attendersi l’insuccesso.
E quali tipi di azioni è probabile che intraprenda? Saranno azioni dettate
da fiducia in se stesso, azioni energiche, coerenti e positive?
E rifletteranno il suo vero potenziale? Molto improbabile.
Se si è convinti di andare incontro al fallimento, perché fare un vero sforzo?

E quali saranno i risultati che ne deriveranno? Probabilmente saranno piuttosto
scoraggianti. E quali conseguenze avranno questi risultati sulle proprie
convinzioni? Probabilmente rafforzeranno la convinzione che non si è un 
buon studente.

In questo caso si ha a che fare con un circolo VIZIOSO: il fallimento
genera altro fallimento.
Guardiamo la cosa da un altro punto di vista. Ammettiamo che si cominci
con grandi aspettative, e anzi con la convinzione di ogni fibra del proprio
essere che si raggiungerà il successo. Partendo con questa diretta, chiara 
comunicazione, quanto del proprio potenziale si utilizzerà? Probabilmente
una buona dose. Che genere di azioni intraprenderete questa volta? 
Vi tirerete giù dal letto e vi darete da fare a malincuore? 
Ovviamente no, perché sarete euforici, pieni di energia! .

E con sforzi del genere, quali saranno i risultati che ne deriveranno? 
Probabilmente, almeno discreti. E comunque, anche se ne otterrete
anche solo uno, lo vedrete come un “ottimo” successo, cioè non
sminuirete ma accrescerete la percezione dell’evento.

Diventa un circolo VIRTUOSO: il successo si nutre del successo
e genera altro successo, e ogni successo a sua volta rafforza la 
convinzione e la spinta a riuscire in misura ancora maggiore.
Le persone piene di risorse si danno un gran da fare? Certamente.

Le convinzioni positive garantiscono ogni volta il successo? No,
naturalmente. Ma la storia ha dimostrato più e più volte che
se gli individui mantengono il sistema di credenze “produttivo”, 
continueranno a intraprendere azioni sufficienti e a disporre di
sufficienti risorse per riuscire a farcela.

A volte non è indispensabile, ai fini del successo, nutrire una 
fermissima convinzione o far proprio un ferreo atteggiamento 
circa questo o quello. A volte capita che si ottengano straordinari
risultati semplicemente perché si ignora che qualcosa è difficile
o impossibile. In certi casi è sufficiente non avere convinzioni limitanti.

La Tua realtà è la realtà che tu crei. Se hai convinzioni positive,
sono quelle che ti sei create. Se ne hai di negative, è perché ancora
una volta te le sei create. Ci sono infinite credenze che favoriscono
l’eccellenza: scegli quelle più adatte a te e rafforzale!

La fonte di questo articolo è .....
http://benesserementale.blogspot.com/2010/11/prima-di-tutto-crederci.html

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